lunedì 29 marzo 2010

DALL'INIZIO DEL CORSO AD OGGI.......

LA SCUOLA AL TEMPO DEL WEB : LA TECNOLOGIA APPRODA NELLA DIDATTICA


La multimedialità va intesa come un approcio tecnologico in cui si assiste alla compresenza di sistemi comunicativi diversi. Questa ha trovato spazio in molti campi: dalle aziende, al settore pubblicitario, all'ambito educativo.
Negli ultimi anni, infatti, le nuove tecnologie hanno rivoluzionato il mondo della scuola: l'uso della Lavagna Interattiva Multimediale, l'introduzione dei Contenuti Didattici Digitali, la fruizione di stumenti come il web, le chat, i video on line, hanno portato alcuni docenti a intraprendere processi di apprendimento diversi e innovativi da quelli classici.
Se si considerano le ore che i ragazzi trascorrono davanti al televisore, al pc, ai videogiochi, viene da pensare che sarebbe molto efficace progettare interventi educativi attraverso la multimedialità. Le tecnologie multimediali, in particolare il passaggio dal web 1.0 al web 2.0, consentono di sostituire allo schema classico dell'apprendimento faccia a faccia tra allievo e insegnate, una comunicazione in cui confluiscono linguaggi e segni di natura diversa.
La multimedialità è efficace non solo nell'apprendimento e nel potenziamento delle abilità cognitive, ma anche per compensare funzioni cognitive perdute, si pensi a fruitori non vedenti, non udenti, affetti da menomazioni moterie, autistici. Perciò ciò che si intende approfondire in questo corso di psicologia dell'apprendimento multimediale, non è solo cosa sia possibile apprendere mediante la tecnologia, ma come la tecnologia venga appresa e possa essere utilizzata per l'apprendimento.


LE TEORIE DELL'APPRENDIMENTO MULTIMEDIALE

  • Paivio e la teoria della doppia codifica: sostiene l'esistenza di due macrosistemi che presiedono all'elaborazione dell'informazione, il sistema verbale per le parole e il sistema non verbale per le immagini. Le informazioni trasmesse in un doppio codice, quindi parole+immagini, sono più efficaci di quelle trasmesse mediante un canale unico costituendo così un canale privileggiato di apprendimento.
  • Schnotz, rappresentazioni interne ed esterne: l'apprendimento multimediale viene descritto come l'interazioni tra rappresentazioni esterne al soggetto ( rappresentazioni descrittive e pittoriche ) e quelle interne ad esso che coincidono con modelli o immagini mentali.
  • Chandler e Sweller e la teoria del carico cognitivo: l'apprendimento è in genere facilitato dall'elaborazione integratadi più modalità di presentazione dei contenuti. Tuttavia la pluralità dei codici non è esente dal rischio di sovraccaricare la mente con un carico cognitivo che ostacolerebbe l'apprendimento invece di facilitarlo. L'efficacia dell'apprendimento multimediale è confermata solo se vengono eliminate informazioni inutile e ridondanti.
  • Mayer e l'elaborazione attiva: è un modello particolarmente convincente che sancisce la partecipazione dello studente strettamente legata alla selezione,all'organizzazione e l'integrazione del materiale con le sue conoscenze pregresse. Fondamentali sono quindi la memoria e la comprensione.



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